L’Associazione di Promozione Sociale & Centro Ricerche per la Partnership Il Tempio della Dea
La Casa Editrice Venexia
La Biblioteca Gallino e l’Associazione Culturale La Cicala,
nell’ambito del patto di collaborazione con il Municipio Centro Ovest,

Vi Invitano alla PRESENTAZIONE DEL LIBRO:

LE ABITAZIONI DELLA DEA DI CRISTINA BIAGGI
VENEXIA EDITRICE, COLLANA LE CIVETTE – I SAGGI,
CON PREFAZIONE DI MARIJA GIMBUTAS

VENERDI 8 LUGLIO ALLE ORE 17.00
Presso La Sala del Centro Civico Sampierdarena,
Via Nicolò Daste 8 A, Genova

Presenta il libro l’autrice Cristina Biaggi

Una suggestiva analisi dei templi e dei culti nelle isole Orcadi e Shetland, che conferma la loro indiscutibile relazione con Malta e mostra la diffusione e la lunga durata nell’Europa nord-occidentale della religione della Dea. Basandosi sui ritrovamenti archeologici spesso ben conservati e sulla propria documentata ricerca sul campo, l’autrice analizza l’architettura e l’arte templare dal Mediterraneo all’estremo nord-ovest d’Europa nel contesto di una società teacratica che venerava la Dea Una e Multiforme come principale divinità. Offre un importante contributo alla comprensione dei culti con cui era venerata e dell’immaginario sulla vita, la morte e la rigenerazione dei popoli che costruirono i suoi templi. Le planimetrie stesse, a Malta come nelle Orcadi e Shetland, sono il corpo della Dea e al suo riparo per alcuni millenni il simbolismo delle sculture, delle incisioni e della ceramica resistette anche dopo il tramonto di Malta. Il libro è riccamente illustrato con fotografie e disegni dell’autrice.

Acquista il libro


Cristina Biaggi, nata a Losanna nel 1937, vissuta a Bogliasco e poi negli Usa dall’età di 11 anni, artista, attivista, scrittrice, docente universitaria e femminista dalla vita avventurosa, attiva nel movimento internazionale delle donne e nei gruppi di spiritualità della Dea, ha conseguito il suo dottorato di ricerca sui temi collegati al suo libro “Le Abitazioni della Dea”, pubblicato la prima volta nel 1993 con prefazione di Marija Gimbutas.

Per saperne di più sulla Vita e l’Opera di Cristina Biaggi: https://www.autricidicivilta.it/vita-e-arte-di-cristina-biaggi/


Un libro affascinante scritto da una studiosa eclettica e coraggiosa che, ispirata dal lavoro dell’archeologa Marija Gimbutas, soprattutto dall’ipotesi di una società egualitaria nell’Europa preistorica, scrive un saggio sulla presenza e le forme delle divinità femminili.

Di formazione artistica, Cristina Biaggi consegue un dottorato di ricerca che costituisce la base di questo saggio, in cui analizza gli aspetti iconografici (simboli, incisioni e costruzioni) dei culti dedicati alla Dea della vita, morte e rigenerazione. Nello specifico, Biaggi studia templi, santuari, tombe preistoriche analizzandone i nessi e cercando le tracce della venerazione della divinità femminile dall’isola di Malta alle isole Orcadi e Shetland, lungo la costa settentrionale della Scozia.

È un testo appassionato e coinvolgente, che descrive anche un viaggio personale e spirituale che prende forma attraverso immagini fotografiche e disegni da lei eseguiti, le osservazioni sono precise ed illuminanti quando riconoscono nelle planimetrie degli edifici sacri la rappresentazione del corpo della Dea e ne mostrano l’ampia diffusione che dal Mediterraneo tocca le coste del Nord Europa.

Alcune delle domande principali che guidano Biaggi sono: per quale motivo la grande Dea è stata detronizzata? Dove e come è possibile trovare le tracce dei culti che per millenni sono stati a lei dedicati? Una risposta giunge attraverso lo svelamento delle tracce tangibili: indizi presenti ma poco visibili o nascosti, segnali di culture che non hanno lasciato fonti scritte ma opere di enorme portata che parlano a chi sa ascoltare, a chi riesce a decifrarne i simboli. Per quale motivo i popoli neolitici hanno impiegato tante energie, forze, materiali, per l’epoca preziosi, per costruire strutture sepolcrali e templari di così grandi dimensioni? Costruzioni e simboli che, nei loro elementi di base, ritroviamo dal Mediterraneo fino all’Atlantico del Nord? Spirali, asce bipenne, motivi a chevron e zig-zag, tutti simboli della Dea, come ha ipotizzato Gimbutas. L’autrice, anche attraverso una ricca sezione di immagini, ci accompagna in un viaggio intimo ed universale alla scoperta dei culti femminili celebrati dalle popolazioni del Neolitico europeo con un linguaggio di simboli e segni che travalica il mare e arriva in terre lontane per offrirsi in tutta la sua grandezza e maestosità nelle costruzioni a lei dedicate.”

(Recensione di Arianna Carta dal sito internet Preistoria in Italia.)