Come possiamo ricreare e risignificare i Riti di Passaggio della vita umana moderna ispirandoci alle tradizioni antiche.

Viviamo in un mondo che è divenuto privo di cerimonie significative ed è uno dei nostri compiti riportare il significato nella vita di tutti i giorni attraverso rituali quotidiani e creando cerimonie per quelle occasioni importanti della vita che necessitano di essere segnate e benedette dall’energia della Dea. La cerimonia è il mezzo attraverso cui la Sacerdotessa o la/il Celebrante crea consapevolmente le condizioni in cui possiamo sperimentare le energie della Dea che si muovono dentro di noi e tra noi. Impariamo a creare contenitori energetici in cui la Dea possa essere colta, in modo da poter essere sperimentata sia da coloro che sono attivamente coinvolti nel richiamarla sia da coloro che partecipano alla cerimonia. Lo scopo della cerimonia è sempre di approfondire la nostra relazione diretta personale e collettiva con la Dea, per benedire, trasformare e guarire, per rivelare di più circa la sua natura, il suo amore e compassione.

La riscoperta e la creazione di una mitologia, di un simbolismo e di una spiritualità, che sacralizza i valori femminili e ci infonde il desiderio di trasformare noi stessi e le nostre società, porta con sé nuovi criteri di azione.

Un aspetto importante di questa trasformazione è quello di ricercare, attualizzare, reinventare o rielaborare momenti di connessione con le energie naturali e divine ed anche cerimonie per celebrare i riti di passaggio (i momenti cruciali dell’esistenza: nascita, morte, unioni, separazioni, ingresso nell’adolescenza, nell’età adulta, e così via) e valorizzare le azioni quotidiane di cura di sé e degli altri.

Ciò è reso possibile anche grazie alla crescente riappropriazione della conoscenza delle antiche radici spirituali femminili da parte di Donne di Saggezza, grazie alla possibilità di studio, di espressione e approfondimento da parte di quelle donne che si sono riprese l’accesso alla parola detta, scritta e performata; con la formazione di numerose vie esperienziali, di pratica e di studio, che attualizzano pratiche sciamaniche e modelli sacerdotali, rielaborati sulla base della riscoperta delle antiche comunità femminili dedite alla Conoscenza della Dea in tutte le sue espressioni.

Le nostre radici spirituali affondano nel sacro femminile, nell’onorare il potere di creazione e trasformazione delle forze naturali, della madre terra riconosciuta dalle nostre antenate, secondo tradizioni unitarie nel riferimento al potere creativo femminile e che ci vede tutte creatrici, madri, figlie, sorelle, capaci di esprimere amore in molte forme, e ci consente un‘identificazione e un riconoscimento con la nostra amata e potente Grande Dea.

Insieme alla ricostruzione della nostra identità, anche spirituale, ci riappropriamo inoltre degli strumenti, delle pratiche, dei rituali, dei modi di comunicare le nostre esperienze spirituali e materiali nel contesto sacro.

Queste vie, anche se sono fortemente caratterizzate al femminile, donano la possibilità anche agli uomini che desiderano ri-ascoltare la voce della Dea di accedere nuovamente al sacro femminile contenuto in loro stessi, avendo la possibilità di riscrivere in prima persona nuovi modelli di vita e di spiritualità, anche specificatamente maschili, ma sostenibili da tutti gli esseri umani, e riconoscendo che cosa nei modelli della società patriarcale abbia castrato e snaturato, anche il maschile.

Chi di noi non si è mai domandata che cosa facevano realmente le sacerdotesse nell’antichità? Come impiegavano la loro vita rituale, di quali compiti erano incaricate, quale ritualistica precisa seguivano? La curiosità e la volontà di riscoprire queste pratiche risiede in molte donne e in molti uomini che sentono la chiamata a riscoprire usi e costumi maggiormente collegati ad una spiritualità primigenia, profondamente insita nell’essere umano. Grazie all’opera di storiche, antropologhe, archeologhe che cercano di ricostruire attraverso studi accademici un quadro più possibilmente vicino alla realtà abbiamo la possibilità di scoprire parte di questi dati, ma sempre più fortemente oggi si avverte l’esigenza di un rinnovamento della spiritualità attuale, attraverso la riconnessione con le nostre radici più antiche e con la riproposta e l’attualizzazione di pratiche rituali.

Da questi nuovi modelli reali possiamo partire per realizzare una società rinnovata e un modo di vivere la spiritualità e la ricerca più consapevole; particolarmente, fare esperienza diretta della dimensione rituale ci permette di strutturare modelli culturalmente attendibili e riconnessi ad antiche e nuove realtà.

Non dobbiamo dimenticare che non è solamente una corretta ricerca accademica a donarci la garanzia di ripristinare modelli antichi funzionali, abbiamo anche l’esigenza di crearne altri nuovi e maggiormente fruibili nella realtà odierna. È attraverso la creazione e il vissuto di queste esperienze che le donne e gli uomini possono trasformarsi.

L’ispirazione portata dall’incontro con la Dea è continua, è un viaggio di scoperta in ognuna e ognuno di noi e ci conduce a ri-membrare e ri-conoscere la propria Sacerdotessa o Celebrante Interiore.

Celebrazioni della Ruota dell’Anno:

  • Celebrazione di Samhain Passaggio all’Altromondo e della Dea Crona;
  • Celebrazione di Yule, Solstizio d’Inverno e della Dea dell’Aria;
  • Celebrazione di Imbolc Festa della Luce e della Dea Fanciulla;
  • Celebrazione di Ostara, Equinozio di Primavera e della Dea del Fuoco;
  • Celebrazione di Bletane, Calendimaggio e della Dea Amante;
  • Celebrazione di Litha, Solstizio d’Estate e della Dea delle Acque;
  • Celebrazione di Lammas, Festa di Mezza Estate e della Dea Madre;
  • Celebrazione di Mabon, Equinozio d’Autunno e della Dea della Terra.

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